domenica 27 marzo 2016

Homework #10 - Il ruolo della macchina

La rivoluzione industriale iniziò in Gran Bretagna alla fine del XVIII secolo e modificò
profondamente l’economia e la società inglese. I cambiamenti più immediati furono
quelli riguardanti la natura della produzione, cioè che cosa viene prodotto e come e
dove si produce. Le quantità e le varietà dei beni prodotti aumentarono
considerevolmente grazie alle innovazioni tecniche, alla creazione di macchinari
costruiti in acciaio e mossi dall'energia della macchina a vapore. L’efficienza delle
industrie crebbe anche grazie alla concentrazione degli impianti nelle principali città
presso importanti scali ferroviari e navali.
Ecco le prime macchine che resero possibile il grande incremento di produzione e che
portarono nel corso della storia ad una tecnologia, poi sempre più moderna.
La macchina nasce dunque da una necessità dell'uomo che fino a quel momento non era stata percepita e che ha permesso di migliorare notevolmente le condizioni di vita degli esseri umani.

Oggigiorno l'invenzione e l'utilizzo della macchine ha notevolmente semplificato la vita di tutti noi però sta assumendo sempre di più la forma di un mero strumento di soddisfacimento delle esigenze egoistiche dell'uomo moderno: si basti pensare al telefonino, mezzo inizialmente inventato per "accorciare" le distanze e migliorare le comunicazioni, diventato oramai uno strumento quasi di "gioco" che insieme allo sviluppo di internet ha portato alla nascita di un vizio di cui non riusciamo più fare a meno.

La macchina è stata, deve e dovrà sempre essere considerato come uno dispositivo che modifica lo stato delle cose consumando una quantità dell'energia, ma la scelta su quale "stato" cambiare e su come farlo resta sempre una prerogativa dell'uomo.

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